Artù, il cane diventato manager delle coccole in azienda: così aiuta le persone a stare meglio
In un piccolo ufficio di Torino, tra post-it colorati e tastiere che battono, c’è un essere speciale che non scrive email ma regala sorrisi. Si chiama Artù, e no, non è un collega qualsiasi: è stato nominato ufficialmente “manager delle coccole”. La sua presenza ha cambiato la vita di un’intera azienda. Perché a volte, per abbassare lo stress e ritrovare l’umanità, basta uno sguardo dolce e una coda che scodinzola.

La storia di Artù nasce da un’idea di Nunzia Giunta e Mario Burrascano, fondatori della società di consulenza “Uomo e Ambiente”, con sede a Collegno, alle porte di Torino. Quattro anni fa hanno indetto un referendum aziendale per decidere se accogliere un cane in ufficio. Il risultato? Un plebiscito.
Dal canile comunale è arrivato Artù, un tenero incrocio tra Cavalier King Charles Spaniel, Bassotto e Rottweiler. Occhi dolci, sette chili di morbidezza e una missione speciale: portare amore tra le scrivanie. In poco tempo è diventato una figura essenziale, capace di stemperare tensioni e unire le persone.
“Ci ha insegnato cosa significa prendersi cura – racconta Giovanna Maria Fagnani – non solo di un animale, ma anche di noi stessi e degli altri. Artù ci ricorda che nella vita, anche quando siamo immersi nel lavoro, esistono altre priorità: il benessere, l’ascolto, l’attenzione.”
Oggi il piccolo Artù ha un ruolo ufficiale: manager delle coccole. Trascorre le sue giornate cercando carezze, facendo compagnia e regalando leggerezza. Le sue passioni? Mordicchiare le piante, correre come una pallottola tra i corridoi e ricevere “grattate” a quattro mani.
La sua presenza è diventata una valvola di sfogo per tutti. Un modo per ritrovare calma, empatia, contatto. Un gesto semplice, ma rivoluzionario: integrare gli animali nei luoghi di lavoro per migliorare davvero la qualità della vita.
Questa storia non è solo tenera: è una prova concreta di quanto gli animali abbiano un impatto positivo sulle persone. E forse, Artù lo sapeva già.
Animali in ufficio: un beneficio per tutti
Secondo numerosi studi, la presenza di un animale domestico in ufficio migliora l’umore, abbassa i livelli di cortisolo (ormone dello stress) e aumenta la coesione del gruppo. Artù ne è la dimostrazione vivente. Una coda scodinzolante può diventare un ponte tra colleghi, un momento di pausa che rigenera mente e cuore.
“Gli animali ci insegnano a essere più umani”
Artù oggi vive amato, coccolato e al centro di una comunità che lo ha scelto. Ma sono ancora tantissimi i cani nei rifugi che aspettano solo una possibilità. Possiamo tutti fare qualcosa: adottare, accogliere, donare tempo o amore. Perché ogni cane ha dentro di sé un piccolo “manager delle coccole” che aspetta solo di essere scoperto.
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